venerdì 20 luglio 2012

Era nuda alla finestra.


Leith Walk, Edimburgo 2003

"D'inverno aspetto sempre la notte al freddo più gelido per vedere il mio respiro volare alto. Bianco, breve, fuggevole.
Come per il giorno le nuvole, fantastico le sue forme mentre libero si distacca da me, lo seguo per fissarlo sullo sfondo del cielo nero.
Ed io che non posso volare, al respiro affido le mie speranze; l'illusione di aver dato vita a un messaggero, e un altro, e un altro ancora: ognuno con un pensiero, ognuno imperfetto, ognuno con l'ignoto destino che porta con sè la paura e il coraggio.
Nascono, e si aggrappano a ogni idea, la liberano dalla carne, volano via. Danzano come amanti per poi posarsi sulle cose, trascinando quelle idee, quella passione, quell'attimo inconsapevole che si perde, e vive solo nel ricordo di un respiro al quale affido ogni volta me stessa".

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