Edimburgo 2004
Vedere un film in lingua originale concentra l'attenzione alle movenze degli attori, al loro accento, alla musicalità di una lingua sconosciuta, rendendo il tutto un mix di teatro, cabaret e parodia, che svela talvolta alcuni trucchi del cinema.
Usciti dalla multisala incontrammo un gruppo di italiani con cui scambiammo due chiacchere.
Tra i connazionali, Giorgio scorse Sara, con la quale flirtò una buona mezzora.
Quella sera fummo loro ospiti a cena.
Affamati come iene per la misera dieta strappata con salari da fame, ingurgitammo una a una le portate, non mancando di complimenti al cuoco.
L'appartamento era ben tenuto, pieno di riferimenti politici e culturali.
Il poster di Alberto Sordi era il mio preferito, ma gli inquilini spostarono in discorso sul piano politico.
Parlarono a ruota di: classismo sociale, sfruttamento della manodopera, lotte sindacali, resistenza partigiana italiana, il sacco di Roma, il tumulto dei Ciompi del 1378.
Il mio coinquilino perse i sensi dopo il 1630.
Uno di loro mostrava con orgoglio delle foto che lo ritraevano lanciare delle bombe molotov alle vetrate di un ristorante Mac Donald. Domandammo con sorriso: "Ma se dai fuoco a un ristorante, non c'è un' assicurazione che paga i danni"? Il Rambo di Segrate attaccò una risposta di 50 minuti.
Stremati, salutammo i connazionali e ci avviammo a prendere l'autobus: nell'attesa fumammo una sigaretta davanti a una grossa macchina sportiva.
"Spostatevi di lì - gridò una signora - quella è la macchina dei signori Menucci. Vi possono vedere, stanno qui al primo piano".
"Ma cosa dice signora. Quello è un appartamento di studenti italiani"!
"Ma quali studenti! Sono i proprietari del palazzo! Io sono la loro donna delle pulizie"!